Cookie Consent by Free Privacy Policy website Andy Warhol fotografato da Aurelio Amendola. New York 1977 e 1986 agli Uffizi
marzo 08, 2016 - P.M.F

Andy Warhol fotografato da Aurelio Amendola. New York 1977 e 1986 agli Uffizi

Uffizi: Warhol in Galleria grazie agli scatti di Amendola. Si inaugura oggi, nella Sala del Camino al Piano Nobile degli Uffizi, la #mostra dal titolo “Andy Warhol fotografato da Aurelio Amendola. New York 1977 e 1986”. In tutto si tratta dell’esposizione di 10 immagini - frutto di due diversi “incontri” nella Factory della Grande Mela, tra il fotografo pistoiese di fama internazionale e l’artista simbolo della pop art – otto a colori e due in bianconero. Proprio due di queste fotografie, una scattata nel 1977 e l’altra nel 1986 pochi mesi prima della scomparsa dell’artista, saranno donate da Amendola al #museo fiorentino e, praticamente, segneranno l’ingresso di #andywarhol agli Uffizi.
“Con le donazioni dei ritratti di Warhol . – afferma il Direttore delle Gallerie degli Uffizi, Eike Schmidt - vengono significativamente incrementate due sezioni delle Gallerie: quella dell’arte del ventesimo secolo, e quello dei ritratti di artisti eseguiti da altri artisti, un genere questo strettamente connesso a quello dell’autoritratto vero e proprio, di cui gli Uffizi hanno la collezione più antica e più grande al mondo”.
Le fotografie per la donazione sono state scelte da Antonio Natali con queste motivazioni:
la prima #fotografia, del 1986, è di grande impatto emozionale. Non sempre può risultare grata l’enfasi nei contrasti luministici delle foto in bianco/nero; però in quest’effigie il forte sbattimento d’ombra, che preclude all’occhio metà del viso di #andywarhol e affonda nel buio la scultura lignea che gli sta dietro, ha la virtù di sciogliere nel riguardante, col dramma dei sensi, il gelo di un’indifferenza che, verisimilmente innata, si tempra e s’indurisce nell’accettazione impassibile d’un male senza cura;
la seconda #fotografia, del 1977 ritrae Warhol, pur sempre immoto nel volto, si porta all’orecchio il telefono e la bocca si schiude alla parola, s’intravede, nello specchio che gli si drizza alle spalle, la nebbia di un’immagine. È la sagoma d’Aurelio Amendola che se ne sta un poco incurvato in avanti a sogguardare il piccolo vetro dell’Hasselblad avvitata sul cavalletto. La foto serba dunque memoria delle fattezze d’entrambi gli artisti nel loro incontro newyorchese del 1977: terse, quelle del protagonista; velate, quelle del fotografo. Memoria che l’aura storica della Galleria fiorentina ora nobilita.
Accompagnata dal catalogo edito da FMR, l’esposizione resterà aperta fino al 10 aprile 2016 e sarà visitabile dal martedì alla domenica, dalle 8.15 alle 18.50, con il biglietto d’accesso alla Galleria degli Uffizi.

Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo
GALLERIE DEGLI UFFIZI
Piazzale degli Uffizi 6, 50122 #firenze – Tel. 055-23885

 


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