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gennaio 05, 2016 - Rolex

Rolex Sydney Hobart Yacht Race - Un equilibrio delicato

La Rolex Sydney Hobart Yacht Race è la maggiore sfida d’altura per ogni velista. Nota come ‘The Great Race’, la 71esima edizione di questa iconica regata in mare aperto non ha deluso le attese, sottoponendo i concorrenti a condizioni estreme, senza dubbio le più ardue nell’ultimo decennio. La regata quest’anno ha visto un numero record d’iscritti internazionali (28) e i primi yacht battenti bandiera cinese.

La flotta di 108 imbarcazioni è partita dalla maestosa baia di Sydney il 26 dicembre, sotto un inquietante cielo grigio, in mezzo a una marea di spettatori e salutata da centinaia di migliaia d’appassionati gremiti sulla riva. Con il calar della notte, la regata ha iniziato a mostrare il suo vero volto.

Il rinomato ‘southerly buster’ ha portato con sé venti contrari di burrasca e nel giro di pochi minuti gli equipaggi hanno dovuto affrontare un salto di vento di 180 gradi e prepararsi a 18 ore di furore e battaglia.

Nel corso dei due giorni seguenti, 31 yacht si sono ritirati con guasti vari a timoneria e vele, e anche danni strutturali dovuti ai costanti colpi sulle ripide onde oceaniche.

I concorrenti, sia professionisti sia amatori, concordano che questa edizione è da considerarsi una ‘vera Hobart’, caratterizzata da condizioni estreme e per molti le più impegnative della loro carriera. Potendo contare unicamente sulle proprie capacità mentre navigavano lungo la costa del New South Wales, gli oltre 1.500 concorrenti hanno dovuto prestare costante attenzione a sicurezza e marineria.

I favoriti di casa, i maxi di 100 piedi Wild Oats XI e Perpetual Loyal, sono stati tra le ‘vittime’ della prima notte, perdendo ogni speranza degli onori di linea. Il team di Bob Oatley è rientrato a Sydney con la randa distrutta, devastato di non aver potuto aggiungere un'altra vittoria in tempo reale allo storico palmares – otto titoli – di Wild Oats XI.

Queste defezioni sono state vantaggiose per Comanche, il maxi di 100 piedi di Jim Clark e Kristy Hinze-Clark che aveva debuttato all’edizione 2014 della Rolex Sydney Hobart Race.

Avendo regatato in tutto il mondo, battuto vari record e conquistato varie vittorie nelle maggiori regate d’altura inclusa la Rolex Fastnet Race – e stabilito il record di distanza massima in 24 ore (618 miglia nautiche) di un monoscafo a #vela – Comanche è considerato come il monoscafo più veloce al mondo. Tuttavia nel 2014 il titolo della Rolex Sydney Hobart sfuggì alla squadra. Quando sentì che Rambler 88 sarebbe stato sulla linea di partenza, Kristy Hinze-Clark chiese al marito se avrebbe potuto sopportare una vittoria in tempo reale o addirittura un nuovo record dai suoi arci-rivali americani.

"Assolutamente no," rispose Jim Clark, e iniziò subito a programmare il trasferimento della barca da Genova e arruolare un equipaggio stellare di 20 velisti, guidato dallo skipper americano Ken Read. Mentre l’australiano vincitore di due Coppa America e ISAF Rolex World Sailor of the Year 2014, Jimmy Spithill era di casa, il navigatore Stan Honey, il prodiere Juggy Clougher e i trimmer Dirk De Ridder e Richard Clarke, per citarne solo alcuni, sono arrivati da ogni parte del mondo per partecipare alla regata.

A bordo di Comanche c’era anche la co-armatrice Kristy Hinze-Clark, che non aveva mai partecipato a una regata d'altura prima d’ora. Non timida alle sfide, la top-model australiana ha percorso con coraggio le 628 miglia nautiche, tagliando il traguardo della regata al timone del maxi di 100 piedi davanti a una folla entusiasta.

Nonostante il grande talento a bordo, la navigazione non è stata facile per Ken Read e il suo equipaggio. Nove ore dopo la partenza, il team ha sostenuto gravi danni alla deriva di sinistra. C’era il rischio che la deriva forasse lo scafo in fibra di carbonio, pertanto l'equipaggio l’ha dovuta tagliare via, perdendo uno dei timoni e compromettendo tutto il sistema di conduzione della barca.

Deluso, lo skipper Ken Read chiamò il Direttore di Regata del Cruising Club of Australia per segnalare i danni; ma la regata di Comanche non era finita.

“A quel punto pensavamo di essere fuori gara. Abbiamo fermato la barca e ammainato tutte le vele. Siamo anche iniziati a scarrocciare verso Sydney. Poi i ragazzi hanno tirato fuori gli attrezzi di lavoro – di solito questo è un buon segno perché significa che hanno un’idea. Tutto a un tratto ho sentito il rumore di frese e smerigliatrici,” ha commentato Read.

Finita la riparazione, Read ha discusso la situazione con la squadra e hanno deciso all'unanimità di continuare la regata.

“Questo equipaggio non si sarebbe mai fermato, se non per un impedimento insormontabile,” ha aggiunto l’armatore Jim Clark.

Il team ha reagito, ha perseverato e dimostrato grande spirito di collaborazione, e presto ha superato Rambler 88 di George David, che in nottata si era portato al comando.

Condotto magistralmente, con il veterano navigatore australiano Andrew Cape e il tattico Brad Butterworth (NZL), Rambler 88 era in pista per vincere sulla scia della vittoria in tempo reale alla Rolex Middle Sea Race dello scorso ottobre. Ciò nonostante, fu Comanche ad assumere il ruolo di leader dopo aver completato le riparazioni del caso.

Sulle banchine di Constitution Wharf a Hobart, Jim Clark e Kristy Hinze-Clark hanno celebrato la vittoria sollevando in cielo l’ambito trofeo, l’Illingworth Cup. “E’ stato davvero faticoso. A un certo punto, terrore puro, eccitazione e ora gioia assoluta. E’ uno degli eventi più entusiasmanti della mia vita,” ha commentato Hinze-Clark ammirando il suo meritato orologio Rolex Yacht Master II con speciale incisione, premio per la vittoria in tempo reale.

Questa edizione della Rolex Sydney Hobart ha avuto condizioni molto varie e ha messo a dura prova l’abilità e la marineria di tutti i concorrenti. Dopo il passaggio del sistema frontale da sud, il vento si è placato. I venti leggeri risultanti hanno infranto le speranze di una vittoria in tempo reale per Rambler 88. Inoltre, il maxi americano è stato superato da Ragamuffin 100 di Syd Fisher a pochi metri dal traguardo, a causa di una decisione tattica che ha relegato la squadra di George David al terzo posto – una piacevole sorpresa per l’armatore 88enne Syd Fisher, alla sua 48ima Rolex Sydney Hobart Race.

La regata era tutt'altro che finita. Con 74 barche ancora in mare, era sfida aperta per molti concorrenti, tra cui i francesi Eric de Turckheim su Teasing Machine, e il vincitore overall della Rolex Fastnet Race, Courrier Leon timonato da Gery Trentesaux. Venuta dalla lontana Europa, Courrier Leon era una delle barche più piccole ma più potenti della flotta.

In una regata che si decide in tempo compensato, ci sono buone possibilità che il vincitore assoluto sia uno degli yacht di medie dimensioni; quest'anno non ha fatto eccezione.

Mentre gli apripista erano già ormeggiati a Hobart, la maggior parte della flotta doveva ancora attraversare lo Stretto di Bass e doppiare Tasman Island, sperando di raggiungere il traguardo di Hobart con un tempo compensato sufficiente da conquistare la Tattersall’s Cup.

Ora di mercoledì pomeriggio, il TP52 Balance di Paul Clitheroe aveva raggiunto il traguardo ed era il contendente principale. Tuttavia, c'era ancora una possibilità che lo Sparkman & Stephens 34 Quikpoint Azzurro di Shane Kearns, correndo a nove nodi con il vento in poppa al largo della costa della Tasmania, potesse raggiungere il traguardo in tempo e battere Balance.

Clitheroe era irremovibile: “Mi hanno tenuto sveglio tutta la notte! In quale sport trovi un moderno 52 piedi di carbonio che si batte contro una 34 piedi vintage comprato con una carta di credito? Avremmo entrambi potuto vincere con un margine di cinque minuti. Spettacolare!”

Presto, tuttavia, si è capito che il vincitore assoluto sarebbe stato il famoso guru australiano delle finanze e il suo equipaggio a bordo di Balance. Pur essendo già rientrato a Sydney, alla notizia l'equipaggio è ritornato a Hobart per ricevere la prestigiosa Tattersall’s Cup e l’orologio Rolex Yacht Master con la speciale incisione per Clitheroe.

“Iniziai a praticare la #vela a otto anni sul lago, con un sabot. La #vela è uno sport magnifico. I bambini saltano a bordo di una piccola barca ed è solitamente così che nasce la passione per la #vela. In quale altro sport quando sei in difficoltà nel bel mezzo della notte, un rivale si ferma per venire ad aiutarti? Sono orgoglioso di questo sport. Sono orgoglioso della mia squadra e delle persone che fanno parte di questa comunità. Sono onorato di vincere questo trofeo e di poter regatare con questi compagni, il mio equipaggio. E’ un enorme privilegio,” ha commentato Paul Clitheroe.

L'ultimo yacht a finire la regata, Myuna III, è arrivato appena in tempo per la premiazione, completando il percorso in poco più di cinque giorni e 20 ore, alle 0909 AEDT del primo dell’anno.

La Rolex Sydney Hobart Yacht Race è testimonianza del fatto che ogni dettaglio conta. Dopo mesi di preparazione e più di 600 miglia nautiche di navigazione affrontando condizioni estreme, ancora una volta la vittoria è stata una questione di minuti.

Mentre la 71esima edizione volgeva al termine, c’era un grande senso di appagamento tra i partecipanti, con sguardi e speranze già rivolti alla prossima Rolex Sydney Hobart, il 26 dicembre 2016.

La Rolex Sydney Hobart Yacht Race

La Rolex Sydney Hobart trascende i tradizionali confini della #vela. Attrae politici, imprenditori, eroi sportivi e i migliori talenti della #vela professionale. Pur tuttavia, in linea con le sue origini, il nucleo della flotta è sempre composto di concorrenti amatoriali che apprezzano la sfida e l’impegno richiesto da questa impresa. Rolex collabora con questa regata dal 2002.

Per le barche più veloci, la regata dura in genere due giorni, mentre la maggior parte della flotta impiega quattro o cinque giorni. Le condizioni meteorologiche possono variare notevolmente e sono spesso perfide. Nel 1998, forti tempeste causarono l'affondamento di cinque imbarcazioni e la perdita di sei vite nello Stretto di Bass. La risposta degli organizzatori fu proattiva: furono subito introdotte nuove norme di sicurezza, che hanno avuto una risonanza globale.

 La Rolex Sydney Hobart 2015 in cifre

5,828 – numero di yacht partiti nella storia della Rolex Sydney Hobart.

2015 – anno della 71esima edizione della regata.

108 yacht partiti, 77 al traguardo, 31 ritirati.

2 giorni, 8 ore, 58 minuti e 30 secondi – tempo impiegato da Comanche per conquistare gli onori di linea.

3 giorni, 3 ore, 50 minuti e 45 secondi – tempo impiegato dallo yacht vincente Balance per completare il percorso di 628 miglia nautiche. 

L’armatore/skipper di Ragamuffin 100 Syd Fischer, all’età’ di 88 anni, è il concorrente più anziano della regata.

Tony Cable di Duende ha esteso il suo numero record di partecipazioni a 50.

Wild Oats XI detiene il record di 8 vittorie in tempo reale della Rolex Sydney Hobart.