Cookie Consent by Free Privacy Policy website Anche “L’Ara Com’era” in festa per San Valentino
febbraio 09, 2018 - Musei in Comune Roma

Anche “L’Ara Com’era” in festa per San Valentino

Venerdì 16 e sabato 17 febbraio due ingressi al prezzo di uno per gli innamorati che festeggiano nella magia dell’arte

Roma, 9 febbraio 2018 – Un’opportunità speciale per tutti gli innamorati che vogliono festeggiare San Valentino nel ‘cuore’ dell’arte e della storia di #Roma: L’Ara com’era, la visita immersiva e multisensoriale dell’Ara Pacis, riserverà il 2x1 per il fine settimana di venerdì 16 e sabato 17 febbraio 2018. Dalle 19.30 alle 23 (con ultimo ingresso alle ore 22) le coppie di innamorati, cittadini Romani e turisti,potranno assistere all’innovativo archeoshow acquistando due biglietti al prezzo di uno. 

Un’occasione unica per immergersi nella storia di uno dei più importanti capolavori dell’arte Romana, costruito tra il 13 e il 9 a.C. per celebrare la Pace instaurata da Augusto sui territori dell’impero.

Il progetto, promosso da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale - Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali e organizzato da Zètema Progetto Cultura, è stato affidato a ETT SpA. Il coordinamento, la direzione scientifica, i testi e la sceneggiatura sono a cura della Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali. L’interpretazione dei personaggi è affidata alle voci di Luca Ward e Manuela Mandracchia.

In un racconto che unisce storia e tecnologia, L’Ara com’era è il primo intervento sistematico di valorizzazione in realtà aumentata e virtuale del patrimonio culturale di #Roma Capitale. Lanciato nel 2016, l’innovativo racconto sull’Ara Pacis e sulle origini di #Roma è stato ulteriormente potenziato con due nuovi punti d’interesse in Realtà Virtuale: la combinazione di riprese cinematografiche dal vivo, ricostruzioni in 3D e computer grafica arricchisce dunque la narrazione e crea un impatto emozionale più profondo con il pubblico.

Immersi in un ambiente a 360°, i visitatori possono ammirare l’Ara Pacis mentre ritrova i suoi colori originali: una “magia” resa possibile da uno studio sperimentale realizzato dalla Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali nel corso di oltre un decennio che ha portato a una ricostruzione ipotetica ma con la massima approssimazione consentita.

Il colore non è la sola sorpresa ad accogliere i visitatori che, catapultati indietro nel passato, possono riviverlo da una posizione privilegiata ‘galleggiando’ in volo sull’altare, planando sul Campo Marzio e assistendo alla prima ricostruzione in realtà virtuale di un sacrificio Romano, compiuto da veri attori, rimanendo sempre al centro della scena.

Maggiori informazioni nel comunicato stampa da scaricare