Cookie Consent by Free Privacy Policy website Porte aperte all’arte contemporanea
ottobre 03, 2019 - Museion

Porte aperte all’arte contemporanea

Quindicesima Giornata del Contemporaneo a Museion
Sabato 12 ottobre 2019.
Apertura prolungata e programma di attività, ore 10-20
Facciata Mediale- videoproiezione, ore 20-21

Sabato 12 ottobre 2019 si svolge la Giornata del Contemporaneo: la manifestazione per avvicinare il grande pubblico all’arte del nostro tempo promossa su tutto il territorio nazionale da AMACI (Associazione Musei d'Arte Contemporanea Italiani), che quest’anno giunge alla quindicesima edizione. Anche Museionmuseo d’arte moderna e contemporanea di Bolzano aderisce alla Giornata, partecipando alla mostra diffusa dei musei AMACI dell’artista Eva Marisaldi, di cui sarà esposta al pianoterra di #Museion l’opera “X e il disegno della cancellazione”(1996). Eva Marisaldi (Bologna, 1966) ha infatti realizzato l’immagine guida della manifestazione: si tratta di un frame tratto dal video Legenda del 2002, in cui alcuni sassi imitano i comportamenti umani raffigurati al cinema, in parlamento, in casa a guardare la televisione. In un’epoca in cui l’eccesso di comunicazione annulla la comunicazione stessa - dalla sovraesposizione mediatica all’utilizzo sproporzionato del web e dei social network - i sassi di Marisaldi incarnano l’incomunicabilità dei nostri giorni e costringono ad osservarla da un punto di vista inatteso. 

Il programma a Museion
In questa giornata speciale, #Museion offre inoltre per tutto il giorno l’ingresso gratuito alle mostre, con apertura prolungata dalle ore 10 alle 20 e la proiezione video sulla facciata mediale dell’operaAppropriazione (sole in mano)di Marinella Pirelli (dalle ore 20 alle 21).
Nel pomeriggio il pubblico è invitato a partecipare ai dialoghi sull’arte: mediatori e mediatrici sono a disposizione per discutere insieme le opere in mostra, ma anche per esprimere dubbi, domande o curiosità sull’arte contemporanea in generale (dalle ore 14 alle ore 20). 

Nella mostra Oscillations di Marguerite Humeau, appena inaugurata, si svolge un particolare momento di approfondimento tra #arte e archeologia in collaborazione con il Museo Archeologico dell’Alto Adige (ore 16-17 in lingua italiana; ore 17-18 in lingua tedesca). Prendendo le mosse dall’approccio di Humeau, che nelle sue ricerche coinvolge esperti ed esperte di diverse discipline, Brita Köhler (Museion), Vera Bedin e Giuliana Plotegher (esperte del #museo Archeologico dell’Alto Adige) invitano ad un dialogo interdisciplinare che prende le mosse dalla fascinazione e mistero intorno alle statuette preistoriche delle veneri. L'installazione immersiva, che caratterizza il percorso espositivo, offre infatti l‘occasione di un incontro inconsueto, in cui avvicinarsi agli aspetti passati e presenti della storia umana attraverso la figura preistorica della “Venere".
Indaga invece il rapporto tra arte femminile e femminismo in Italia la mostra “Doing Deculturalization”, curata da Ilse Lafer, guest curator a #Museion. L’esposizione prende le mosse dagli scritti della critica e storica dell’arte italiana Carla Lonzi e presenta oltre 40 posizioni di artiste e archivi, sia storiche che recenti – con una particolare attenzione per quelle all’interno dell’Archivio di Nuova Scrittura (ANS), Collezione #Museion. Per la Giornata del Contemporaneo Frida Carazzato (Museion) condurrà, in dialogo con la critica e docente Barbara Casavecchia - una speciale visita guidata alla mostra (ore 18.30-19.45, in lingua italiana). I temi dell’esposizione saranno esplorati tracciando un percorso che va dalle posizioni più storiche a quelle più recenti, per raccontare come l’eredità del femminismo storico sia stata raccolta e fatta propria da diverse artiste, anche al di fuori dell’Italia – ad esempio nella pratica del collettivo Claire Fontaine, di Beatrice Marchi e di altre. La giornata di “festa dell’arte contemporanea” si chiude con le luci della facciata mediale. Dalle ore 20 alle ore 21 verrà infatti proiettata l’opera Appropriazione (sole in mano),1970-73 di Marinella Pirelli. Il film mostra le mani dell’artista mentre giocano con il sole come fosse l’obiettivo di una telecamera – viene così messo in discussione un ordine simbolico come il sole, principio maschile della vita. La proiezione è parte della mostra DoingDeculturalization.