Come conciliare l’uso dei mezzi pubblici con la misura del distanziamento sociale? Come consentire agli esercenti di ottemperare alle normative e nel contempo evitare che il timore del sovraffollamento comporti una ‘fuga’ verso l’auto privata?
La rivoluzione digitale ha trasformato i dati in una nuova forma di ricchezza. La raccolta, gestione ed elaborazione di big data rappresenta un fattore chiave per la ripresa delle attività di trasporto collettivo, insieme alla connettività e all’applicazione al mondo del trasporto di nuove tecnologie innovative.
Servizi a chiamata, dispositivi in grado di mostrare il livello di affollamento dei mezzi, analisi dei flussi per l’efficientamento dell’offerta di mobilità, app per l’informazione real time agli utenti: sono solo alcuni degli strumenti che si avviano a giocare un ruolo cruciale in una ‘fase due’ che costringerà autorità e operatori del tpl a ricorrere a soluzioni innovative.
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Giovedì affronteremo l’argomento grazie al contributo del professor Paolo Beria del Politecnico di Milano, a cui sarà affidato un inquadramento introduttivo.
Francesco Golia di Moovit Italia delineerà gli scenari della mobilità urbana visti dalla prospettiva dell’app leader nel settore, utilizzata da oltre 720 milioni di utenti nel mondo e fresca di lancio di proposte ad hoc per la ‘fase due’ del trasporto pubblico. Quindi, spazio alle soluzioni innovative (e allo sguardo sul futuro) di due aziende attive nel campo dell’innovazione al servizio del trasporto: Y.Share presenterà una soluzione in grado di garantire il monitoraggio dell’utenza (e del rispetto delle misure anti-contagio) tramite l’analisi dei dati, mentre Busrapido focalizzerà l’attenzione sulle nuove frontiere del tragitto casa - lavoro in autobus navetta.
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