Cookie Consent by Free Privacy Policy website Quayola, Jardins d'été | Presentazione al pubblico dell’installazione: un dialogo sulla relazione tra arte, natura e tecnologia
ottobre 08, 2020 - Arte Sella

Quayola, Jardins d'été | Presentazione al pubblico dell’installazione: un dialogo sulla relazione tra arte, natura e tecnologia

Sabato 10 ottobre 2020 | h 14.30 | Malga Costa, Arte Sella | Val di Sella, Borgo Valsugana (TN)

Con la partecipazione di: 
Quayola, artista
Emanuele Montibeller, direttore artistico di Arte Sella 
Carlo Calore, direttore ufficio eventi permanenti Orto Botanico, Università di Padova 

Modera Marco Trevisan, direttore della Fondazione Alberto Peruzzo  

Jardins d’été, video installazione di Quayola, verrà presentata al pubblico sabato 10 ottobre 2020 dall’artista stesso, il quale rifletterà, in un dialogo con il direttore artistico di Arte Sella, Emanuele Montibeller e con il direttore dell’ufficio eventi permanenti dell’Orto Botanico di Padova, Carlo Calore, sulla relazione esistente tra l’arte, la natura e la tecnologia. L’incontro sarà moderato da Marco Trevisan, direttore della Fondazione Alberto Peruzzo. 

La video installazione è stata presentata per la prima volta nell’autunno 2019 all'Orto Botanico di Padova – all’interno della mostra Seconda Natura organizzata dalla Fondazione Alberto Peruzzo in collaborazione con l'Università di Padova – in quell'occasione l'installazione era accompagnata da alcune stampe in grande formato della serie Remains e si confrontava principalmente con la tradizione scientifica del luogo. Qui ad Arte Sella, invece, sono il confronto e il contatto con la natura a essere centrali: Quayola ci offre infatti una nuova chiave di lettura del mondo naturale, dove natura e tecnologia entrano in un dialogo non scontato, nel quale la seconda non è solo e semplicemente strumento di lettura della prima.

Con Quayola il binomio arte e natura si trasforma in trinomio, infatti, anche la tecnologia diventa tanto oggetto di indagine quanto soggetto che lascia il proprio segno. L'artista si confronta con la realtà attraverso gli occhi del computer e ci offre quindi una seconda natura da osservare, diversa da quella a cui la nostra esperienza umana ci ha abituati. 

L’installazione è già visitabile da domenica 13 settembre e rimarrà aperta al pubblico fino a domenica 22 novembre 2020. 

Quayola (Roma, 1982) vive e lavora tra Roma e Londra. Questo ha fortemente influenzato la sua ricerca, che mira a instaurare una relazione tra arte classica e moderna e le nuove tecnologie. Ha esposto il proprio lavoro in numerose istituzioni tra cui Hermitage Museum, San Pietroburgo; V&A Museum di Londra; Park Avenue Armory, New York; Bozar, Bruxelles; National Art Center, Tokyo; UCCA, Pechino; How Art Museum, Shanghai; SeMA, Seoul; Bienal, San Paolo; Triennale, Milano; Palais de Tokyo, Parigi; Museu Nacional d’Art de Catalunya, Barcellona; British Film Institute, Londra; Cité de la Musique, Parigi; Grand Theatre, Bordeaux. È stato ospitato anche in alcuni tra i principali festival internazionali, quali Elektra Festival, Montreal; Sonar Festival, Barcellona; Sundance Film Festival. Nel 2013, Quayola ha ricevuto la Golden Nica al prestigioso festival Ars Electronica di Linz. Quayola ha spesso collaborato anche a progetti musicali, lavorando con compositori, orchestre e musicisti tra cui la London Contemporary Orchestra, la National Orchestra di Bordeaux, l’Ensemble Intercontemporain, Vanessa Wagner, Jamie XX, Mira Calix, Plaid e Tale Of Us.