Cookie Consent by Free Privacy Policy website Mario Arlati: "Incomplete Flags" | 30 novembre 2021 - ore 19.00 | Jamaica Bar, Milano
novembre 25, 2021 - Galleria d'Arte Contini

Mario Arlati: "Incomplete Flags" | 30 novembre 2021 - ore 19.00 | Jamaica Bar, Milano

Bandiere di stracci. Brandelli di tela, macchiati di colore, ritorti, intrisi di materia, annodati. Le Incomplete Flags di #marioarlati sono un concetto nato dal “riciclo virtuoso” di materiali usati. Sono scampoli usurati e sconnessi che evocano idee, memorie, passioni di singoli e collettività in costante confronto e mutamento. Dal recupero di questi avanzi ricomposti alla meglio, emergono bandiere incompiute, emblema di un’identità nazionale non ideale ma reale, sempre “work in progress”, imperfetta.
Incomplete Flags sono l’esito di un percorso sviluppatosi in collaborazione con i galleristi Stefano e Riccarda Contini che da anni ospitano i lavori dell’artista nei loro spazi espositivi di Venezia e Cortina d’Ampezzo.

Nel frattempo la sperimentazione informale e materica di Arlati continua. La sua ricerca sul significato dello stare insieme, più o meno consapevoli, più o meno uniti, sotto la stessa bandiera, si è fatta ceramica. Nell’atelier milanese del maestro Giuseppe Rossicone in via Chiossetto 10, Arlati plasma superfici irregolari e mosse su cui la luce si contorce tra grinze e protuberanze, come il vento tra le pieghe di un drappo.

Martedì 30 novembre, il Jamaica, da sempre luogo del cuore per Arlati, invita appassionati d’arte e non a incontrare l’artista e le sue bandiere di stracci e ceramica, per ritrovare e condividere frammenti di una identità collettiva profonda capace di resistere alla voracità del tempo e della globalizzazione.
Dopo la pausa forzata di un anno dovuta alla pandemia, il Jamaica ritorna finalmente attivo promotore di eventi pubblici d’arte e di cultura. Molto più di un bar nel quartiere di Brera, il Jamaica, nato nel lontano 1911, è il leggendario ritrovo dell’intellighenzia cittadina e non solo. Artisti, intellettuali e giornalisti di fama internazionale hanno vissuto, creato, discusso tra i tavolini di questo locale che è parte integrante della storia e della cultura milanesi.