Cookie Consent by Free Privacy Policy website INAUGURA DOMANI | Luca e Rosa. Opere filmiche di Patella e Foschi (1965-1971+2000)
novembre 23, 2022 - csart - comunicazione per l'arte

INAUGURA DOMANI | Luca e Rosa. Opere filmiche di Patella e Foschi (1965-1971+2000)

Lo spazio maria calderara di Milano (Via Lazzaretto, 15) si apre ancora una volta all'arte contemporanea offrendo alla città la mostra Luca e Rosa. Opere filmiche di Patella e Foschi (1965-1971+2000), a cura di Bruno di Marino ed Elio Grazioli. L'esposizione sarà inaugurata giovedì 24 novembre 2022 alle ore 18.30, con una presentazione critica dei curatori.

Luca Maria Patella (Roma ,1934) e Rosa Foschi (Urbino, 1943) sono marito e moglie, legatissimi, artisti entrambi, ispirazione l'uno per l'altro in uno scambio continuo e un intreccio inestricabile di #arte e vita. La mostra Luca e Rosa vuole rendere loro omaggio attraverso i film realizzati nel periodo iniziale della loro attività, ovvero la seconda metà degli anni '60. Un periodo questo in cui i due artisti sperimentano con più mezzi espressivi, dalla fotografia alla performance, dall'incisione ai sistemi di multiproiezione con slide, dal film fino al videotape e all'installazione audio, secondo un'estetica fortemente innovativa che, difficilmente situabile all'epoca nelle categorie più consolidate, apriva la strada a una concezione intermediale dell'arte oggi di grande attualità.

I tre film di Luca Maria Patella (Terra Animata, SKMP2 e Vedo, Vado!) costituiscono una sorta di trilogia, realizzata tra il 1967 e il 1969, in cui l'artista, adoperando anche tecniche di animazione (oggetti e pixillation), opera una riflessione comportamentale e linguistica sulla vita e sull'arte, mediante microazioni e micronarrazioni. Terra Animata (1967) è oggi internazionalmente considerata un'anticipazione della Land Art in ambito filmico. Vedo, Vado! (1969) ne è l'estensione a 360 gradi, un'opera come Patella teorizzava da allora e per sempre che doveva articolare tutti i livelli, dalla scienza alla tecnica, all'estetica, alla semiotica, alla vita quotidiana. In essa la collaborazione di Luca e Rosa è esplicitamente tematizzata. SKMP2 (1968) è il capolavoro di tutta un'attività filmica di Patella che oggi verrebbe situata nella docu-finzione, documentazione pensata ed elaborata come opera autonoma (il titolo è acronimo di Sargentini, Kounellis, Mattiacci, Pascali, Patella).

A questi film di #lucamariapatella, si intrecciano tre cortometraggi di Rosa Foschi, Ma Femme (1969), Amour du Cinéma (1970, regia di #rosafoschi con la collaborazione di Luca Maria Patella) e L'amor di Don Perlimplino per Belisa nel giardino (1971), dove il collage pitto-fotografico e il lettering danno vita mediante la truka (una macchina da presa verticale che produce effetti speciali e animazioni) a un piccolo universo denso di citazioni iconografiche e contaminazioni letterarie. In tutti e tre la presenza di Luca è costante e il tema stesso di tutti è dichiaratamente l'amore che da relazione tra innamorati si amplia in amore per il #cinema, per l'arte, per la vita.

Gli accostamenti e i rimandi tra i film "animano", danno anima all'insieme e restituiscono un'immagine se non inedita comunque poco evidenziata dell'opera di entrambi e, di nuovo, del loro rapporto, ovvero, di nuovo, del senso dell'arte per questa coppia inossidabile.

A questi sei film dello scambio si aggiunge Glovis, un film inedito che #lucamariapatella ha realizzato nel 2000 assemblando materiali vari del 1973, 1983 e 1994. Subito dopo il titolo - che allude alla lunetta affrescata Vertumno e Pomona del Pontormo nella villa medicea di Poggio a Caiano, in cui compare proprio la parola "Glovis", da leggersi al contrario come "Si volg(e)" - vi sono due diciture ulteriori che indicano bene la natura polimorfa e psico-scientifica del cortometraggio: "Minerale, animale, digitale" e "Materiali/Psichici". All'interno vi sono sequenze di un altro film dell'artista, il mai completato esperimento comportamentale Lu' capa tella, con Carlo Cecchi e Marino Masè. Glovis è, insomma, un mix tra il film d'artista e il documentario, con la voce dell'artista che commenta alcuni suoi lavori (per esempio le foto stenopeiche di Montefolle), sintetizzando in poco più di un quarto d'ora la sua attività poliedrica di alchimista dell'immagine. I film e i cortometraggi saranno proiettati grazie alla disponibilità della Fondazione Cineteca di Bologna Archivio Film. L'esposizione sarà visitabile fino al 7 dicembre 2022, da lunedì a venerdì con orario 18.30-21.00. Ingresso libero. Per informazioni: T. +39 02 6705211, info@mariacalderara.it, www.mariacalderara.it.

Maggiori informazioni nel comunicato stampa da scaricare

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