Cookie Consent by Free Privacy Policy website Giovanni Chiamenti è il vincitore della prima edizione del Premio E.ART.H.
marzo 08, 2023 - Eataly Art House

Giovanni Chiamenti è il vincitore della prima edizione del Premio E.ART.H.

Giovedì 30 marzo 2023, alle 19.00, Eataly Art House invita Telmo Pievani (Gazzaniga, Bergamo, 1970), titolare della prima cattedra italiana di Filosofia delle Scienze Biologiche, presso il Dipartimento di Biologia dell’Università degli studi di Padova, per un dialogo aperto al pubblico in compagnia di Oscar Farinetti, fondatore di Eataly e presidente di E.ART.H. dal titolo “Dialoghi sulla diversità bio-culturale”.
 
In occasione dell’incontro, incentrato sulla grande ricchezza in termini di diversità bio-culturale presente in Italia, Telmo Pievani e Oscar Farinetti premieranno il vincitore della prima edizione del Premio E.ART.H., Giovanni Chiamenti (Verona, 1992), autore dell’opera “HORECA3000”(2022).

Il Premio E.ART.H. promosso da Eataly Art House, coordinato da Treti Galaxie e sostenuto da Endes srl, si rivolge ad artisti under 35, già diplomati e non rappresentati da una galleria. Per questa prima edizione gli artisti sono stati invitati a proporre una propria riflessione, sviluppata attraverso gli strumenti dell’arte contemporanea, sulla biodiversità come tema centrale nel rapporto tra essere umano e Natura, ma anche nella sua accezione culturale, laddove la diversità diventa sinonimo di molteplicità di sguardi e assurge a valore, che è anche uno degli ambiti di ricerca più cari a Eataly Art House.
 
Allo stesso modo, il confronto tra Pievani e Farinetti farà emergere l’importanza della tutela delle specificità culturali: un patrimonio inestimabile di lingue, tradizioni, costumi che si sono evoluti nel tempo in sintonia con l’ambiente circostante. Esattamente come le molteplici forme di vita che abitano un ecosistema, anche l’essere umano ha sviluppato strategie di adattamento che hanno dato vita a una rete di pratiche culturali che variano da regione a regione, da provincia a provincia, in Italia spesso da paese a paese.

La giuria del Premio E.ART.H. - composta da Eva Brioschi, storica dell’arte e curatrice, Walter Guadagnini, direttore di CAMERA Centro Italiano per la Fotografia; Gaspare Luigi Marcone, storico dell’arte; Chiara Ventura, vice presidente di E.ART.H.; Giorgio Fasol della collezione AGIVERONA; Barbara Tagliaferri di Fondazione Deloitte; e le artiste Goldschmied & Chiari (Sara Goldschmied ed Eleonora Chiari) - ha scelto “HORECA300” tra le 8 opere finaliste - a loro volta selezionate a partire da 116 candidature pervenute - con la seguente motivazione: «Rispondendo in maniera puntuale al tema scelto per la prima edizione del Premio E.ART.H., la biodiversità, l’opera risulta pienamente immersa nelle urgenze dettate dal nostro presente, aprendosi al futuro con occhio immaginifico. Con HORECA3000, l’artista fa riferimento all’antico binomio arte-scienza aggiornandolo a istanze e ricerche estremamente attuali, e coniugando, da un punto di vista formale, la lavorazione della ceramica alle più recenti scoperte nei campi della biologia evolutiva e della chimica. L’opera veicola la prospettiva di un’arte in costante movimento e mutamento, incantando e stimolando chi la osserva a voler conoscere, capire, approfondire.»

HORECA3000” (2022) di #giovannichiamenti è una vetrina refrigerata, parte della serie “Interspecies Kin”, contenente sculture che rappresentano possibili ibridazioni tra mondo animale, vegetale e resti di plastiche prodotte dall’essere umano. Si tratta di composizioni che ricreano organismi che, potenzialmente, potrebbero generarsi in futuro negli oceani. Questo lavoro, così come le altre 7 opere finaliste – “Corpi fruttiferi” (2022) di Camilla Alberti (Milano, 1994), “Esuviazione” (2022) di Martina Cioffi (Como, 1991), “Calentamiento” (2022) di Vaste Programme (Leonardo Magrelli, 1989, e Giulia Vigna, 1992), “The Kingdom” (2022) di Paolo Bufalini (Roma, 1994), “Amaryliss pleurotus” (2022) di Natalia Trejbalová (Košice, Slovacchia, 1989), “Ragni” (2021) di Mattia Pajè (Melzo, 1991), “OBE” (2021) di Lia Cecchin (Feltre, 1987) – visibili sino al 30 aprile 2023 presso la Project Room di Eataly Art House, affronta la biodiversità sotto uno dei molteplici punti di vista possibili, per richiamare l’attenzione su un argomento fondamentale per approcciare i tempi futuri con maggiore consapevolezza.

Nato per sostenere e promuovere l’arte emergente, in accordo con i valori di Eataly e la sua vocazione ad analizzare il presente per aprire nuovi sguardi sul futuro, il Premio E.ART.H. consiste in un riconoscimento monetario dell’ammontare di 3000 euro. Il progetto nella sua interezza sarà raccontato in un catalogo dedicato, a cura di Treti Galaxie, contenente immagini e approfondimenti per ciascuna delle opere presentate in #mostra.