Cookie Consent by Free Privacy Policy website Festival Mahler #4
ottobre 27, 2023 - Orchestra sinfonica di Milano

Festival Mahler #4

Arriva sul palco del Festival Mahler Spira mirabilis: non tanto un’orchestra, quanto un laboratorio di studio nato per la volontà di giovani professionisti

Sabato 28 ottobre ore 18

Auditorium di Milano, Largo Mahler

Robert Schumann

Sinfonia n. 3 in Mi bemolle maggiore op. 97 "Renana" (arr. di Gustav Mahler)

Spira mirabilis

Prosegue a grandi falcate il Festival Mahler, iniziativa sinfonica promossa dall’Orchestra Sinfonica di Milano in collaborazione con le grandi istituzioni sinfoniche italiane.

Dopo la Filarmonica della Scala e l’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, sabato 28 ottobre alle ore 18 è il momento della Spira mirabilis, impegnata nell’esecuzione della Sinfonia n.3 in Mi bemolle Maggiore Op.97 “Renana” di Robert Schumann, nell’orchestrazione di Mahler. Francesco Bossaglia ha dichiarato: “Mahler compositore ma anche grande direttore, mi sembra interessante un omaggio a Mahler che coinvolge un gruppo che si fa carico di tutti gli aspetti del lavoro di un direttore d'orchestra in maniera collegiale. Spira mirabilis è arrivata a Mahler (con la quarta sinfonia) nel maggio del 2022, dopo un percorso di quindici anni attraverso ciò che c'era prima di Mahler (e quindi Schubert, ma anche Beethoven, etc.) e ciò che è venuto dopo Mahler (Schönberg, Bartok, etc.). Siamo felici di un invito sul tema della “Renana” di Schumann rivista da Mahler perché, per un progetto di studio come il nostro, è un grande spunto di approfondimento, di studio comparativo. Ogni musicista di Spira mirabilis durante le prove ha la partitura in mano. In questo caso dovremo averne due.”

Spira mirabilis è un’orchestra unica nel suo genere perché è un’orchestra che suona il repertorio a memoria.

Il progetto è nato nel settembre 2007 per volontà di alcuni giovani musicisti professionisti già attivi nelle più importanti realtà musicali europee. L’esigenza era quella di creare uno spazio per lo studio approfondito della musica in cui condividere idee e imparare, al riparo dal ritmo frenetico del mondo musicale professionale. Per questo, Spira mirabilis non è un’orchestra, ma un laboratorio di studio, volto alla ricerca intellettuale e artistica e alla crescita dei musicisti. L’ensemble prende il nome dalla Spira mirabilis, una figura geometrica che gode di una peculiare proprietà: di qualunque dimensione essa sia, risulta sempre sovrapponibile a sé stessa. Dalla sua fondazione Spira mirabilis si è rapidamente affermata sulla scena musicale come fenomeno unico, e ha già all’attivo 76 progetti con residenze in tutta Europa, da Londra ad Amburgo fino a Parigi e Berlino.

La Terza Sinfonia di Robert Schumann, la “Renana”, fu scritta verso la fine del 1850 ed è l'ultima Sinfonia (in ordine cronologico) di Schumann. Il grande fiume tedesco ha un ruolo chiave nella vita di Robert Schumann. "Ho sognato di affogare nel Reno", annota il compositore all’età di 19 anni, e sarà d’ispirazione non solo della terza sinfonia, ma anche di altri lavori: basti pensare al primo dei Sechs Gedichte Op.36 “Sonntags am Rhein” (Domeniche sul Reno) o al sesto lied dal Dichterliebe Op.48, “Im Rhein, im heiligen Streme” (nel Reno, nel sacro fiume). La Renana, una sinfonia in cinque movimenti, fu composta nel 1850 all’indomani della morte di Mendelssohn e al trasferimento degli Schumann da Dresda a Dusseldorf, che sulle sue sponde si trova. L’idea gli venne a Colonia, dove assistette alla cerimonia di investitura dell’Arcivescovo Geissel. Questa atmosfera solenne la si respira in particolare nel maestoso quarto tempo, dalle sonorità a tratti quasi bachiane. Se chiudiamo gli occhi, ci sembra d’improvviso di essere all’interno della monumentale cattedrale di Colonia, che si rispecchia nelle acque del Reno. Una sinfonia che suggerisce un’ampia palette di timbrica e mai banale: si pensi al quarto tempo, che all’inizio sembra scritto come un corale di Bach. "Nel carattere di un accompagnamento d'una solenne cerimonia", recitava l’esplicita indicazione originaria. Come del resto il titolo del secondo tempo era "Una mattina sul Reno", e in effetti questo magnifico Ländler dall’atmosfera campestre, in cui gli strumenti del registro medio e basso quasi “seducono” virilmente quelli del registro alto, a cui è affidato un tema sensuale e femminile. Ma tutte quelle indicazioni extramusicali furono infine cancellate dal compositore con questa motivazione: "Non bisogna mostrare il cuore alla gente”. Scrive Schumann “Guide simili hanno sempre qualcosa di poco dignitoso e di ciarlatanesco. In una parola, il tedesco, delicato di spirito, non vuol essere guidato così grossolanamente nei suoi pensieri; già si offese a proposito della Sinfonia Pastorale, perché Beethoven non si fidò di lasciargliene indovinare il carattere senza il suo aiuto.” In fondo in Schumann c’è questa ambivalenza continua: la grande tentazione di rappresentare in musica elementi extramusicali e la ricerca di una musica assoluta, che non necessiti ulteriori linguaggi per essere compresa.

Gustav Mahler metterà mano alla partitura di Schumann e ne realizzerà un’orchestrazione magistrale, perfetta, in cui le asperità a volte tipiche dell’orchestrare di Schumann scompaiono totalmente, dando spazio a sonorità quasi tardo-romantiche, avvolgenti, tipiche della scrittura per orchestra di Gustav Mahler, a cui, del resto, è dedicato il Festival all’Auditorium di Milano.

Biglietti

Intero: 40 € in platea, 30 € in galleria. Over 60 e Convenzioni: 30 € in platea, 22 € in galleria. Under 30 e Sostenitori: 20 € in platea, 15 € in galleria.

I biglietti sono in vendita presso la biglietteria dell’Auditorium di Milano, oppure online su Vivaticket.

Orari biglietteria Auditorium di Milano: Martedì-Domenica, 10 – 19.

Recapiti: T. 02 83389.401, e-mail: biglietteria@sinfonicadimilano.org.