Cookie Consent by Free Privacy Policy website GAMeC Bergamo | PENSARE COME UNA MONTAGNA | LIN MAY SAEED
dicembre 14, 2023 - GAMeC

GAMeC Bergamo | PENSARE COME UNA MONTAGNA | LIN MAY SAEED

LIN MAY SAEED
GAMeC, Bergamo
17 maggio – 22 settembre 2024

Nell’ambito del programma biennale “Pensare come una montagna”
Direzione artistica: Lorenzo Giusti
Associate Curators: Sara Fumagalli, Marta Papini
Head of Magazine: Valentina Gervasoni

La GAMeC è lieta di annunciare la mostra dedicata al lavoro dell’artista tedesca, recentemente scomparsa, Lin May Saeed.

Nata nel 1973 in una famiglia ebreo-tedesca da parte di madre e da padre iracheno, Lin May Saeed ha dedicato la propria ricerca all’empatia con il mondo animale, al superamento del conflitto fra l’essere umano e le altre specie e, per estensione, alla riduzione dell’impatto della società sugli equilibri ambientali – immaginando un futuro utopico di coesistenza, liberato dai principi di sfruttamento e sopraffazione.

Attivista per la difesa degli animali, nelle sue “opere di speranza” – come lei stessa era solita definirle – l’artista non ricorre alla rappresentazione della sofferenza né alla denuncia manifesta dei comportamenti dell’essere umano, restituendo, in massima parte, immagini di amicizia e di spazi di incontro e riconciliazione fra le specie. Tratto distintivo della sua ricerca, infatti, è l’assenza di giudizi morali e un’attitudine all’empatia che permea il suo lavoro di grazia.

La sua pratica, che spazia dalla scultura al bassorilievo, dal disegno alla carta intagliata, si concentra sulla produzione di opere popolate da animali di diverse provenienze geografiche e da figure umane tratte da storie, favole e miti dell’antica Mesopotamia – come l’epopea di Gilgamesh – o della tradizione cristiana e islamica – come la leggenda dei Sette Dormienti di Efeso.

Traendo ispirazione da queste fonti, Lin May Saeed crea narrazioni interculturali e interspecie, viaggi nel tempo che attraversano la storia per proiettarsi verso un futuro comune alternativo.

Medium preferenziale per la realizzazione delle sue sculture e dei suoi bassorilievi è il polistirolo, che l’artista ha scoperto durante gli studi universitari e che non ha mai abbondonato. Consapevole che il componente principale del polistirolo derivi dal petrolio, May Saeed ha fermamente creduto che questo materiale potesse rivelare qualcosa sul presente e sulla fallibilità umana, apprezzandone al contempo quelle caratteristiche di leggerezza e maneggevolezza che le hanno consentito di lavorare in completa autonomia anche su grande scala.

Nell’ambito del progetto Pensare come una montagna, e in relazione con la nona edizione della Biennale Gherdëina curata da Lorenzo Giusti, la retrospettiva di Lin May Saeed sarà presentata in contemporanea a Bergamo e a Ortisei, con un percorso espositivo suddiviso in due sedi che fornirà una panoramica esaustiva del lavoro dell’artista scomparsa lo scorso agosto.

L’allestimento nello Spazio Zero della GAMeC si concentrerà su figure animali – tra cui cani, pangolini, pantere, iene, vitelli, formichieri e sciacalli – e conferirà enfasi alla centralità che l’artista intendeva restituire loro in contrapposizione alla condizione di subalternità a cui l’umanità li ha relegati. Rappresentati attraverso sculture e bassorilievi in scala reale, gli animali divengono protagonisti assoluti nello spazio espositivo in qualità di individui dotati di una propria psicologia, e non di oggetti.

Al contempo, a Ortisei sarà presentata una selezione di opere in cui il rapporto fra uomo e animale viene costantemente rivisitato, grazie a una dimensione narrativa che si rifà al mito, alla fiaba e alla leggenda. Prevarranno raffigurazioni di storie che raccontano di momenti di pacifica coesistenza e armonia, in cui uomini e animali abitano la Terra in una condizione di assoluta parità.

Note biografiche

Lin May Saeed è nata nel 1973 a Würzburg, in Germania, ed è cresciuta a Wiesbaden, vicino a Francoforte sul Meno. Ha origini ebraico-tedesche da parte di madre e irachene da parte di padre. Dal 1995 al 2001 Saeed ha studiato scultura all’Accademia d’arte di Düsseldorf sotto la guida di Luise Kimme e Tony Cragg. È lì che si è interessata ai diritti degli animali, ha studiato il filosofo animalista Tom Regan e ha partecipato ad azioni animaliste (tra cui proteste contro il commercio di pellicce). Da allora ha vissuto in modo vegano. Dopo essersi trasferita da Düsseldorf a Berlino, nel 2003 ha fondato lo spazio espositivo Center al Berlin-Tiergarten, che ha gestito fino al 2009. Dal 2008 al 2010 Lin May Saeed ha insegnato scultura all’Accademia d’arte di Düsseldorf. Lin May Saeed si è spenta il 30 agosto 2023 a causa di un tumore al cervello all’età di 50 anni, due settimane prima dell’inaugurazione della sua mostra personale al Georg Kolbe Museum di Berlino.

Mostre personali (selezione): (2023) In Paradise, the Snow falls Slowly, Georg Kolbe Museum, Berlino; Chris Sharp Gallery, Los Angeles; (2021) Rami, Jacky Strenz, Francoforte sul Meno; (2020) Arrival of the Animals, The Clark, Williamstown; (2019) Girl with Cat, Jacky Strenz, Francoforte sul Meno; Lin May Saeed & Max Brand, What Pipeline, Detroit; (2028) Biene, Studio Voltaire, Londra; (2017) Djamil, Lulu, Città del Messico. Mostre collettive (selezione): (2023) Der König ist tot, lang lebe die Königin, Museum Frieder Burda, Baden-Baden; Spark Birds, Kasteel Wijlre, Wijlre; (2021) Eurasia, MHKA Antwerp; Amsterdam Sculpture Biennale; Espressioni, Museo Castello di Rivoli; La Mer Imaginaire, Fondation Carmignac, Porquerolles; (2020) Crack Up - Crack Down, Ujazdowski Castle Centre for Contemporary Art, Varsavia; (2019) City Prince/sses, Palais de Tokyo, Parigi; (2018) Wilderness, Schirn Kunsthalle Frankfurt; Class Reunion - Works from the Gaby and Wilhelm Schürmann Collection, mumok, Vienna; Metamorphosis, Museo Castello di Rivoli; (2017) La fin le Babylone, KölnSkulptur#9, Colonia; (2016) 9. Biennale di Berlino (2016).