La corsa della Dakar continua ad un ritmo serrato e la carovana ha raggiunto la zona montagnosa di Al Ula nel punto più a nord ovest del Paese. La speciale odierna, oltre ad essere lunga è stata particolarmente massacrante per la navigazione e il tipo di terreno. Pronti via sembrava una tappa veloce, ma in realtà il percorso si presentava particolarmente insidioso per le pietre nascoste sotto la sabbia. Ai piloti, dunque, l'arduo compito di seguire le note del roadbook, interpretare il terreno e di tanto in tanto alzare lo sguardo per godersi un paesaggio spettacolare.
Arrivati al bivacco, la bella notizia della giornata: Jane Daniels riceve la medaglia "Dakar Spirit". Il video in cui ha tirato con una corda il compagno di squadra in difficoltà per un problema alla moto ha fatto il giro del mondo ed interpreta al meglio lo spirito di supporto. fratellanza e sorellanza che rende unico questo sport.
Jane Daniels, 55° di tappa, 51° della generale: "Contenta per questo premio, anche se è stata dura fisicamente. Siamo anche caduti un paio di volte nel tragitto!! Siamo entrambi in gara e questa è la cosa importante. La tappa odierna è stata molto lunga e stancante. C'erano tantissime tracce per cui era importante restare concentrati sul road book, ma il terreno era insidioso perché grosse pietre erano nascoste sotto la sabbia per cui non potevi mai abbassare la guardia".
Tommaso Montanari, 24°: "Sono contento per il mio passo e il risultato finale 24esimo. Davanti a noi due speciali impegnative, la 10 e la 11, nella zona di Al Ula, un'area bellissima a livello di paesaggi, ma dura per le pietre e le rocce".
Jeremy Miroir, 33° di tappa, 33° della generale: "Partendo dietro è stata particolarmente faticosa perché abbiamo incontrato tanta polvere, sabbia, fesh fesh e tanti concorrenti da superare. Risento ancora la fatica della tappa 8, ma molto felice, la moto è andata bene".
A proposito di Fantic
Fantic nasce nel 1968 a Barzago, in provincia di Lecco. Grazie ai successi del Caballero nelle gare di regolarità e ai tre titoli mondiali nel trial, il marchio acquisisce notorietà internazionale.
Nel 2014 Fantic viene rilevata da VenetWork S.p.A. L'azienda cresce velocemente e ora la proposta di moto comprende i modelli enduro, cross e motard 2T e 4T, da 50 a 450 cc, oltre al Caballero proposto sia con motore monocilindrico da 125, 500 cc e bicilindrico da 700 cc. Inoltre, sarà lanciata una gamma stradale composta da una naked e una sportiva da 125 cc.
L'impegno di Fantic si espande alla mobilità cittadina sostenibile, con una gamma di successo di biciclette a pedalata assistita, che va dai modelli urban alle mountainbike, oltre ai modelli Issimo, allo scooter e al monopattino elettrico.
Nel 2020 Fantic Motor acquista da Yamaha il 100% delle quote azionarie di Motori Minarelli.
I successi arrivano anche nel Motorsport, con oltre 30 titoli internazionali in tre anni tra Motocross ed Enduro, mentre a gennaio 2022 debutta nella Dakar con l'esperto pilota Franco Picco e nel 2023 nel Campionato del Mondo di Motociclismo, nella classe Moto2. Fantic è l'unica Casa italiana presente in quattro diverse specialità: cross, enduro, rally e velocità.
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